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Frascheri intervista la Campionessa Italiana di Cioccolateria 2023

"Non mi sono iscritta per vincere ma perché volevo rimettermi in gioco e sapevo che qualcosa avrei imparato..."

È Antonella Biasco la campionessa di cioccolateria che parteciperà alla Coppa del Mondo con i colleghi Raffaele Zucco e Antonio Crimi. Il Campionato Italiano di Pasticceria organizzato dalla Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (FIPGC) si è concluso da poche settimane, decretando i tre partecipanti che rappresenteranno l’Italia ai Mondiali il prossimo ottobre.

Per la categoria cioccolateria ha vinto la sua pièce intitolata “Maternity” che ha convinto la giuria per la varietà e la bontà delle praline, oltre che per l’originalità e la maestria nel combinare diverse tecniche di lavorazione. Una vittoria che arriva in un periodo particolare della vita di Antonella, dato che la pasticcera pugliese ha dovuto prepararsi al concorso ritagliandosi il tempo tra la gestione della sua pasticceria e la crescita delle sue figlie. Da qui l’idea di realizzare una pièce che esprimesse con intensità, l’impegno e la complessità nello svolgere il ruolo di madre oltre a quello di artigiana.

Prima di proporre l’emozionante video realizzato (a caldissimo) subito dopo la vittoria, riportiamo l’intervista realizzata per conoscere meglio Antonella, come persona e come professionista.

Quali sono i tuoi dolci o cioccolatini preferiti e perché?

I miei dolci preferiti in generale sono i semifreddi moderni, perché mi piace giocare tanto sia con gli abbinamenti dei gusti che con i colori. Adoro spaziare con le varie consistenze (cremose, croccanti, etc.) e con glasse colorate e brillanti: mi danno, non so perché, un senso di appagamento e soddisfazione al palato e agli occhi.
Per quanto riguarda il mondo della pralina invece mi piace considerare un cioccolatino come un piccolo scrigno che custodisce un tesoro, che solo al morso ad occhi chiusi rivela la sua vera essenza.
Mi diverto perciò a creare abbinamenti particolari con esplosioni di sapori che possano stupire il cliente solo all’assaggio.

Come hai scoperto la tua passione per la cioccolateria e la pasticceria? Qual è stato il tuo percorso di formazione?

Io in realtà nasco come ragioniera in una pasticceria del mio paese. Giorno dopo giorno sono stata catturata dai profumi del laboratorio e mi sono innamorata di questo fantastico mestiere. Anche dopo aver cambiato azienda e continuando a lavorare nel campo dell’amministrazione, ho iniziato a frequentare corsi di formazione, a studiare per conto mio, fino a rendermi conto che oramai la pasticceria era diventato il mio mondo.

Quali sono state le sfide più grandi che hai incontrato nella tua carriera di pasticcera e come le hai superate?

Aprire 10 anni fa la mia pasticceria è stata la prima grossa difficoltà: non avevo alcun risparmio, solo tanta voglia di fare insieme al mio compagno, attuale marito, Andrea.

Abbiamo passato periodi veramente difficili all’inizio. Non potevamo permetterci personale e lavoravamo forse 20 ore al giorno, dormivamo in laboratorio su un materassino da campeggio col rumore dei macchinari che ci tuonava nelle orecchie.

Successivamente le difficoltà sono cambiate. L’attività ha preso il giusto verso ma la mia vita è cambiata, sono diventata madre e sono arrivati altri problemi. Non è stato facile gestire entrambe le situazioni ma con tanto sacrificio ci sono riuscita. Ora le mie bambine sono spesso con me in laboratorio e stanno già imparando a “pasticciare”.

Oltre alla pasticceria, qual è la tua attività o hobby preferito?

Un tempo ballavo balli caraibici, ora purtroppo con questo lavoro non riesco più a ritagliarmi molti spazi per me. Però quando posso, anche solo per un giorno o due me ne scappo via: i viaggi sono l’unico vizio che mi concedo. Mi piace cambiare aria e vedere sempre posti diversi.

C’è una persona che ti ha ispirato o ha influenzato il tuo stile di pasticceria? 

Una persona che mi ha influenzato sicuramente, soprattutto all’inizio, è stato Leonardo di Carlo, che per me è stato il mio guru. Ho tutti i suoi libri, li ho studiati e per me sono una Bibbia. 

Poi Gianluca Fusco che per primo mi ha fatto innamorare del cioccolato.

C’è una musica in particolare che ascolti quando crei i tuoi cioccolatini?

In laboratorio mi prendono tutti in giro perché sembro tranquilla ma in realtà da quando sono giovane per ricaricarmi ascolto gli Articolo 31.

Quali sono le qualità che ritieni essenziali per una pasticcera “da competizione”?

Non saprei, forse il sentire l’esigenza di crescere. Io dopo un po’ di anni di fermo per la maternità, periodo in cui ho avuto un calo d’ispirazione, ho sentito di nuovo il bisogno di rimettermi in gioco. Per me è una cosa fondamentale mettersi alla prova, giocare e crescere, per darsi uno stimolo professionale in più.

Nelle competizioni c’è sempre tanto tanto da imparare: io non mi sono iscritta per vincere, ho partecipato perché sapevo che qualcosa avrei imparato. Insomma se si ha voglia di crescere le competizioni sono la strada da seguire.

Ecco il video che abbiamo girato subito dopo la sua vittoria per conoscere quali emozioni ha provato nel sapere di partecipare ai mondiali di pasticceria.

Siamo felici di sapere che Antonella utilizza i nostri prodotti per le sue creazioni.

A presto!
Il Team Frascheri

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