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Ripartire oggi significa per forza sanificare? Ecco cosa è obbligatorio fare.

Si sente spesso parlare della necessità di ripartire da zero. Sicuramente, parlando di salute e sicurezza ai tempi del covid-19, sanificare offre l’opportunità di riaprire l’attività con maggiore serenità, ponendo l’attenzione anche sulle nuove modalità lavorative.

Si sente spesso parlare della necessità di ripartire da zero. Sicuramente, parlando di salute e sicurezza ai tempi del covid-19, sanificare offre l’opportunità di riaprire l’attività con maggiore serenità, ponendo l’attenzione anche sulle nuove modalità lavorative.
Certamente come prima cosa pulire tutto a fondo con una pulizia straordinaria è una buona idea, ma solo nei locali ove abbiano soggiornato casi confermati è necessaria una sanificazione vera e propria. In questo caso, come da indicazioni della Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22/2/20 par. “Pulizia ambienti non sanitari”, la pulizia deve prevedere:

  • Il lavaggio delle superfici con acqua e detergenti comuni. Successivamente, per la decontaminazione si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio (candeggina). Per superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, va utilizzato etanolo (alcol) al 70%;
  • La ventilazione degli ambienti durante le operazioni di pulizia;
  • Una particolare attenzione alle superfici toccate frequentemente: ad es. maniglie, porte, finestre, corrimano, muri, superfici dei servizi igienici e sanitari;
  • Il lavaggio di tende, tessuti, con acqua calda a 90° e detergente, se possibile con aggiunta di ipoclorito di sodio.

Questa attività di sanificazione andrebbe svolta da una impresa con determinati requisiti, perché tutte le attività di sanificazione devono essere effettuate da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3), protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe. Inoltre, dopo l’uso, i DPI vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto.

A tal proposito c’è una buona notizia. Il credito d‘imposta per la sanificazione.

Il bonus sanificazione (Art. 64) è un incentivo sotto forma di credito d’imposta che mira a garantire che gli ambienti e gli strumenti di lavoro siano sanificati per contenere il contagio da Covid-19.

Ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario.

Se nei locali della propria attività non vi è stato alcun caso conclamato la sanificazione non è obbligatoria ma solo consigliata.

Tuttavia come anticipato più sopra le modalità lavorative cambiano, poiché lavorare con le mascherine e i guanti sarà ormai la prassi, nonché un gesto doveroso, che permette di offrire un prodotto sicuro alla propria clientela.
Naturalmente questi sono solo consigli e spunti di riflessione da verificare con i tuoi consulenti. Ogni imprenditore conosce la sua realtà e deve, in modo attento e scrupoloso, prendere le decisioni che reputa più idonee per la salvaguardia della sua impresa.

A presto!
Andrea Frascheri

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