Cerca
Close this search box.

La digitalizzazione in pasticceria è davvero necessaria? Ecco quando tutto funziona per il meglio e quando no.

Ora che siamo tutti più abituati a questi strumenti digitali e che la maggior parte delle pasticcerie è on-line ci chiediamo: cosa fa la differenza oggi?

Gli ultimi anni hanno visto un generale incremento della dimensione digitale nella gran parte delle imprese italiane, specialmente in quelle più grandi.
Per molti imprenditori è stato inoltre possibile sovvenzionare le proprie innovazioni attraverso gli incentivi Industria 4.0 e questo ha sicuramente dato un’ulteriore spinta alla digitalizzazione. Ma gli ultimi 12 mesi hanno portato a una nuova e, per certi versi inaspettata, rivoluzione: costretti tutti a rimanere a casa dalla pandemia abbiamo abbracciato la socialità in un modo decisamente alternativo. In questo contesto trasformativo la necessità di fare business anche on-line si è fatta sentire in modo evidente, persino in quei settori in cui fino a qualche tempo fa la presenza sui social network non sembrava indispensabile.

Così mentre la scorsa primavera anche le nostre newsletter sollecitavano ad attivare servizi di delivery e di asporto, ora che siamo tutti più abituati a questi strumenti digitali e che la maggior parte delle pasticcerie è on-line ci chiediamo: cosa fa la differenza oggi?

Cosa permette di trasmettere la qualità del lavoro e cosa rivela invece che una pasticceria ha solo una bella vetrina su Instagram o su Facebook?

Cos’è che il cliente percepisce davvero e cosa rimane celato dietro ai feed dei social?
Avere le risposte a queste domande può aiutarci a fare chiarezza sui prossimi obiettivi e dato che in questo momento storico la chiarezza non è mai abbastanza (magari ne vendessero un tot al Litro, come si fa con la panna :)), vediamo di trovarne un po’ insieme.
I media hanno permesso alla professione del pasticcere di farsi strada nell’immaginario collettivo come un’arte e dunque la pasticceria è diventata pian piano una forma d’intrattenimento. Oggi pastry chef di tutto il mondo riescono a suscitare emozioni e forte interesse anche solo attraverso una foto o un video sul web.
Così il laboratorio del pasticcere che fino a pochi anni fa era un luogo nascosto ai più, ora è mostrato in lungo e in largo in storie di Facebook e Instagram e trasporta la clientela in quel mondo “esoterico” che affascina e delizia, non più solo attraverso il senso del gusto, ma soprattutto digitalmente attraverso suoni, colori e sublimi consistenze.
Questo offre al cliente l’opportunità di far parte di un mondo fantastico, ma d’altra parte mette in seria difficoltà alcune tipologie di pasticceri:

  • Il pasticcere focalizzato sui suoi cavalli di battaglia, abituato a dare un servizio ai clienti più affezionati, ma meno avvezzo alla ricerca continua di nuove idee, che nutrano non solo le persone ma anche i feed di Facebook e Instagram.
  • Il grande Maestro che ha tutte le capacità di creare e innovare, ma non ha le strutture, i laboratori o il personale adeguato a lavorare con costanza utilizzando i social.

Di sicuro è da un lato un vero peccato e si rischia di perdere delle risorse importanti per la cultura pasticcera italiana, d’altra parte i social network, gli e-commerce e le piattaforme di delivery sono dei canali preziosi, che possono aprire al mondo chi è pronto a cogliere i vantaggi del web.
Incoraggiare le piccole e medie realtà che hanno tutte le carte per ampliare i propri confini e avviare un percorso di crescita professionale on-line è d’obbligo, anche per salvaguardare le tradizioni artigianali che caratterizzano il nostro Paese, ma alle volte si dimentica che non possiamo andare lontano senza una cosa importante: la qualità, quella vera.
A volte la diamo per scontato, perché in teoria dovrebbe essere un valore consolidato in chi si appresta a creare qualcosa che alimenta altri esseri umani. Ma guardandoci attorno, consultando i feed dei colleghi, osservando davvero cosa ci propongono anche i format televisivi: siamo sicuri che mostrando per lo più alte performance estetiche, promuovendo il lavoro in laboratorio come una gara all’ultimo sangue o come una corsa contro il tempo, non si vada a perdere qualcosa?
La pasticceria è un atto d’amore, perciò la digitalizzazione ossessiva (e solo di facciata), senza una paziente ricerca degli ingredienti, senza una attenzione alle esigenze alimentari del cliente, senza un servizio accurato, diventa quasi controproducente. Il rischio è, infatti, quello di promuovere on-line un’arte senza sostanza e di perdere credibilità nel lungo periodo.

Da star dei media ai flop in negozio
La bramosia di comunicare e di creare dolci per macchine fotografiche e telecamere, prima ancora che per portare felicità alla clientela, potrebbe far scadere la qualità di alcuni laboratori. Dunque come sempre il focus sulle priorità ci permette di trovare quell’equilibrio tra forma e sostanza che rende perfetta un’opera d’arte della pasticceria.

La Frascheri ci ha sempre creduto molto: l’attenzione spasmodica al cliente, più che alla propria immagine, paga più di ogni altra forma pubblicitaria, specialmente nel lungo periodo.
Da questa considerazione nascono tutti i nuovi prodotti dell’azienda, ma in particolare la linea professionale BIO, che sta prendendo piede grazie a una consapevolezza: la tradizione dolciaria italiana è fatta di un forte legame con il territorio, con la natura e con gli ingredienti genuini.
Ecco, nel percorso del pasticcere verso la costante crescita professionale (analogica o digitale che sia), Frascheri vuole esserci, prendendosi la responsabilità di garantire quella qualità che dà risalto al duro lavoro del pasticcere.

Come concretamente? In diversi modi:

  1. Proseguendo l’attività di collaborazione costante per la definizione dei prodotti sulla base delle esigenze dei professionisti.
  2. Aiutando con il proprio marketing a diffondere la cultura della qualità nella pasticceria italiana e internazionale.
  3. Offrendo un simbolo da applicare sulle vetrine (reali o virtuali) che certifica che l’esercizio offra prodotti formulati con ingredienti BIO selezionati.

A breve saranno disponibili le vetrofanie DELIBIO per tutte quelle pasticcerie e gelaterie che vorranno comunicare questo valore aggiunto ed esaltare ulteriormente la qualità dei propri prodotti.

Se hai digitalizzato la tua pasticceria quali sono i risultati che hai ottenuto? Utilizzi prodotti BIO? Vuoi comunicare ancora meglio la tua cura nello scegliere gli ingredienti?

Facci sapere cosa ne pensi e se hai bisogno di nuove ispirazioni, per le tue ricette o per il tuo marketing.

A presto!
Il Team Frascheri
P.S. Puoi trovare panna e latte professionale BIO nel nostro nuovo catalogo. Scaricalo qui.

Altri articoli dal nostro blog

Scopri tutti i prodotti a te riservati su..