Pian piano le cose stanno ricominciando a muoversi. L’emergenza sta progressivamente calando e l’Italia intera scalpita all’idea di tornare a una situazione più vicina alla normalità. Ma la strada è ancora lunga. Per questo è necessario agire subito per cogliere ogni opportunità: il servizio di delivery e l’asporto sono le uniche alternative attualmente applicabili.
Chi ha deciso di ripartire sta avendo buoni risultati, basta organizzarsi e ad esempio sfruttare le opportunità offerte da Facebook.
Oggi più che mai i consumatori trascorrono diverse ore al giorno davanti ai principali social network o a casa in smart working.
Perché non far loro venire la voglia di una delle vostre prelibatezze, portate direttamente a casa o sul luogo di lavoro in sicurezza?
È in questo modo che tante attività stanno rispondendo alla crisi causata dalla quarantena per trovare un nuovo slancio.
Non sai se puoi fare il servizio delivery o l’asporto?
Vorresti che la normativa ti venisse spiegata in modo chiaro?
Frascheri vuole farti sapere che ti è vicino anche nel fornirti tutte le informazioni necessarie per ripartire. A tale scopo, questa è solo la prima di una serie di newsletter informative che potranno aiutarti a sciogliere qualche dubbio sull’operatività ai tempi del COVID-19.
Ad esempio sappiamo bene che al momento c’è un po’ di confusione sulle opportunità offerte dai servizi di delivery e dall’asporto.
Per questo intendiamo ricordare di seguito in modo semplice quali siano i requisiti che bisogna possedere in base alle nuove recenti disposizioni normative.
Dunque, incominciamo dal fatto che resta salva la possibilità per le gelaterie/pasticcerie e bar (come per altre attività di ristorazione che ne abbiano le caratteristiche) di operare mediante consegne a domicilio.
Per effettuare l’attività con consegne a domicilio in questo momento bisogna dunque
assicurarsi di:
1. Essere in possesso di un’autorizzazione commerciale compatibile con le attività consentite dagli ultimi provvedimenti;
2. Avere integrato il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) con i rischi specifici dell’attività che andrete a svolgere;
3. Aver integrato il Manuale di Autocontrollo (HACCP) con le procedure specifiche per il confezionamento e la veicolazione degli alimenti;
4. Utilizzare idonei contenitori/accessori per il trasporto degli alimenti (contenitori, box, borse) adatti alle esigenze di mantenimento termico degli alimenti deperibili caldi e freddi, in funzione del tempo di trasporto, sanificabili dopo l’utilizzo.
5. Garantire adeguati standard di protezione individuale dei lavoratori, sia sul sito produttivo sia per il personale preposto alle consegne, al fine di minimizzare i rischi di contagio tra persone, come disposto dal protocollo condiviso del 24 aprile.
Se hai questi 5 requisiti puoi partire con il delivery!
Vuoi effettuare l’attività per asporto poiché la tua attività si trova nella Regione Liguria?
L’ordinanza afferma che dal 27/04/2020:
“è consentita la vendita di cibo da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e da parte delle attività artigiane. La vendita per asporto sarà effettuata previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce; […]
Naturalmente questi sono solo consigli e spunti di riflessione da verificare con i tuoi consulenti. Ogni imprenditore conosce la sua realtà e deve, in modo attento e scrupoloso, prendere le decisioni che reputa più idonee per la salvaguardia della sua impresa.
A presto!
Andrea Frascheri
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